Zodiac
Titolo originale: Zodiac
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: Thriller/Drammatico
Durata: 158'
Regia: David Fincher
Cast: Robert Downey Jr., Anthony Edwards, Jake Gyllenhaal, Pell James, Patrick Scott Lewis, Lee Norris, Bijou Phillips, Peter Quartaroli, Mark Ruffalo
Una premessa è necessaria: ai registi autori di veri e propri pilastri della storia del cinema, non si può chiedere di continuare a sfornare capolavori per tutto il resto della loro carriera (Benigni insegna). È quindi secondo me senza senso pretendere di voler giudicare tutti i film di un regista ponendoli a confronto con la loro migliore opera. Se ancora non fosse chiaro dove voglio arrivare, lo dico chiaramente: Zodiac non è nemmeno lontanamente paragonabile a Seven. Ciò però non significa che la pellicola non abbia i suoi lati positivi.
Se Seven era appassionato, caldo ed elettrizzante, Zodiac è ordinato, pacato, burocratico. Si capisce: è una storia vera. Probabilmente è proprio questo lo scotto che deve pagare Fincher per aver voluto rispettare sino in fondo tutte le verità della cronaca, mai come in questo caso ingarbugliata e irrisolta.
Il film infatti esplora tutti gli enigmatici risvolti del caso del serial killer che terrorizzò San Francisco dalla fine degli anni 60, districandosi in un interminabile labirinto di indagini, piste false, omicidi e messaggi cifrati ma soffermandosi principalmente sull'ossessione di due giornalisti e quattro poliziotti che finiranno per sacrificare la loro vita privata e il loro futuro pur di risolvere il giallo.
Anche il ritmo del film risulta squilibrato: nella prima parte allo spettatore è offerta la tradizionale suspence che ci si aspetta da un thriller, nella seconda però, cadenzata dal passare degli anni, la velocità del racconto diminuisce bruscamente e con essa anche l'attenzione del pubblico.
L'opera così nell'ultima ora arranca visibilmente prima di concludersi con un finale che però (probabilmente propriò perché la storia è realmente accaduta) non riesce a stupire e a sorprendere. Così il "colpo di scena" risulta abbastanza prevedibile e purtroppo privo dello scatto emotivo che era lecito aspettarsi.
Probabilmente la pellicola avrebbe giovato molto di alcuni tagli: tutto sommato il film è ben fatto e, soprattutto nella prima parte, è più che godibile e si fa seguire con piacere ma raccontare tutto nei minimi dettagli non era davvero necessario e 160 minuti sono veramente un tempo spropositato per un thriller.
Voto: 3/5
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: Thriller/Drammatico
Durata: 158'
Regia: David Fincher
Cast: Robert Downey Jr., Anthony Edwards, Jake Gyllenhaal, Pell James, Patrick Scott Lewis, Lee Norris, Bijou Phillips, Peter Quartaroli, Mark Ruffalo
Una premessa è necessaria: ai registi autori di veri e propri pilastri della storia del cinema, non si può chiedere di continuare a sfornare capolavori per tutto il resto della loro carriera (Benigni insegna). È quindi secondo me senza senso pretendere di voler giudicare tutti i film di un regista ponendoli a confronto con la loro migliore opera. Se ancora non fosse chiaro dove voglio arrivare, lo dico chiaramente: Zodiac non è nemmeno lontanamente paragonabile a Seven. Ciò però non significa che la pellicola non abbia i suoi lati positivi.
Se Seven era appassionato, caldo ed elettrizzante, Zodiac è ordinato, pacato, burocratico. Si capisce: è una storia vera. Probabilmente è proprio questo lo scotto che deve pagare Fincher per aver voluto rispettare sino in fondo tutte le verità della cronaca, mai come in questo caso ingarbugliata e irrisolta.
Il film infatti esplora tutti gli enigmatici risvolti del caso del serial killer che terrorizzò San Francisco dalla fine degli anni 60, districandosi in un interminabile labirinto di indagini, piste false, omicidi e messaggi cifrati ma soffermandosi principalmente sull'ossessione di due giornalisti e quattro poliziotti che finiranno per sacrificare la loro vita privata e il loro futuro pur di risolvere il giallo.
Anche il ritmo del film risulta squilibrato: nella prima parte allo spettatore è offerta la tradizionale suspence che ci si aspetta da un thriller, nella seconda però, cadenzata dal passare degli anni, la velocità del racconto diminuisce bruscamente e con essa anche l'attenzione del pubblico.
L'opera così nell'ultima ora arranca visibilmente prima di concludersi con un finale che però (probabilmente propriò perché la storia è realmente accaduta) non riesce a stupire e a sorprendere. Così il "colpo di scena" risulta abbastanza prevedibile e purtroppo privo dello scatto emotivo che era lecito aspettarsi.
Probabilmente la pellicola avrebbe giovato molto di alcuni tagli: tutto sommato il film è ben fatto e, soprattutto nella prima parte, è più che godibile e si fa seguire con piacere ma raccontare tutto nei minimi dettagli non era davvero necessario e 160 minuti sono veramente un tempo spropositato per un thriller.
Voto: 3/5