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Il cinema... visto da www.viabonanno24.it

Scusa ma ti chiamo amore

Titolo originale: Scusa ma ti chiamo amore
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: Commedia/Romantico
Durata: 105'
Regia: Federico Moccia
Cast: Raoul Bova, Michela Quattrociocche, Veronika Logan, Luca Angeletti, Ignazio Oliva, Francesco Apolloni, Davide Rossi, Cecilia Dazzi, Luca Ward

Lui (Raoul Bova) è un 37enne depresso e abbandonato dalla sua quasi moglie acida e infida. Lei (Michela Quattrociocche) una frizzante 17enne alla vigilia degli esami di maturità. Si scontrano per caso e non si lasciano più. Vent'anni di differenza sono decisamente troppi per i benpensanti, ma il cuore dimostra il contrario e nonostante errori e malintesi la coppia si ritrova alla fine abbracciati sulla ringhiera di un faro vista mare, stile Titanic, pronti a sfidare il mondo e le sue convenzioni.

Lei è birichina, lui è sconcertato ma almeno sa recitare, diversamente dagli altri. Confezionato bene, con tanta furbizia. E di una semplicità a dir poco disarmante: fuoricampo una voce spiega tutto, ma proprio tutto, e snocciola citazioni caramellose in sovraimpressione.
Fabio Ferzetti del Messaggero ha detto di questo film: "La sensazione è quella di trangugiare una coca cola con lo zucchero, o una cassata alla nutella. A molti piacerà. A me tocca il ruolo del dietologo.". Banale è la sceneggiatura e banale è la regia però si potrà dire che è un cinema di poche pretese per un pubblico di pochissime esigenze: è per questo che sono andato a vederlo con pochissime pretese e tutto sommato non mi è dispiaciuto. Basta spegnere il cervello per 90 minuti e godersi quel che di piacevole ha da offrirci questo film, ovvero un'ora e mezzo di spensieratezza banale e prevedibile ma per nulla noiosa o pesante.

«Alla gente piacciono le cose semplici», dice Raoul Bova e a quanto pare l’autore, Moccia, conosce bene e il concetto e ha deciso di farlo suo. La parentesi ospedaliera è da morire dal ridere (almeno per me che certe cose le ho provate e so come sono nella realtà) però dura pochissimi minuti quindi si può sopportare.

Nota per Claudia e per tutti gli amanti di "3 metri sopra il cielo"
Il motivo per cui ho tanto criticato "3 metri sopra il cielo" e invece ho ritenuto questo film godibile, sta nel fatto che 3MSC fa di tutto per apparire un film serio: vuole essere (peraltro senza riuscirci) drammatico, commovente ed emozionante. "Scusa ma ti chiamo amore" invece certo non è un capolavoro (eufemismo!) ma sembra essere consapevole dei suoi limiti: non pretende di toccare i cuori dello spettatore nè racconta storie drammatiche per commuoverli bensì si limita a offire 90 minuti di prevedibilità e divertente leggerezza, senza annoiare nè appesantire lo spettatore con melense finte tragedie o finti problemi esistenziali adolescenziali.

La parola segreta di questo post è: VERMEIL. Capirai presto cosa significa questa frase.

Voto: 3/5
  • 31/3/08 22:08  
    Anonymous Anonimo ha detto...

    Ma perchè mi devi tirare in ballo?:P e cmq confermo quello che ho sempre detto...3MSC è un film caruccio e piacevole da vedere, questo è davvero il "Niente" a confronto! la storia è melassa pura (filmetto finto divertente, con una trama al limite del ridicolo in quanto a prevedibilità) e la protagonista è davvero fastidiosa! l'unica nota positiva è Raoul Bova, che nn si disdegna mai!:P EVVIVA STEP & BABI!!

  • 14/4/08 01:17  
    Blogger macioz ha detto...

    step e baby?........

  • 14/4/08 15:24  
    Blogger Francesco ha detto...

    Claudia, perdonalo se non sa chi sono i protagonisti di 3 metri sopra il cielo, ti prego! :p



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