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Il cinema... visto da www.viabonanno24.it

Cemento armato

Titolo originale: Cemento armato
Nazione: Italia
Anno: 2007
Genere: Thriller/Drammatico
Durata: 93'
Regia: Marco Martani
Cast: Nicolas Vaporidis, Giorgio Faletti, Carolina Crescentini, Dario Cassini, Matteo Urzia, Ninetto Davoli, Thamisanqa Molepo, Paolo Bernardini

Siamo nella supertrafficata Roma. Il bulletto Nicolas Vaporidis in sella al motorino rubato si fa strada tra le auto immobili spaccando a piede alzato gli specchietti che lo intralciano. Peccato che il padrone della Mercedes sfregiata sia l'arrogante boss della droga Giorgio Faletti, che intima ai suoi scagnozzi di trovargli l'autore dell'affronto. Poi la sera, in trattoria, violenta sul tavolo la cameriera Carolina Crescentini, ignorando che è la ragazza del vandalo. Così le due vendette si incrociano. Con contorno di facce devastate dal tirapugni, braccia spezzate, pistolettate in mezzo agli occhi e, ovviamente, sangue a volontà.

Il gruppo dei realizzatori di "Notte prima degli esami" (da cui infatti vengono i due attori protagonisti) e il regista debuttante Marco Martani, ex sceneggiatore dei film di Natale di Neri Parenti, hanno voluto fare un noir romano, una storia di malavita ambientata nelle periferie, un romanzo popolare feroce. Il film è poco riuscito: la violenza è davvero troppa fino a risultare quasi fastidiosa; l'unica che sappia recitare è la Crescentini; dialoghi e situazioni, interpretati con superenfasi, risultano a volte risibili; botte con pugni o portacenere non mancano mai di procurare la morte. È così che assistiamo a pose e battute in cui i cattivi si esprimono solo con frasi ad effetto e i buoni latitano smarriti.

Però non capita di annoiarsi troppo: bisogna ammettere che l'intrigo viene sbrogliato con una certa abilità e senza scordare la suspence, ma quei cattivacci da fumetto sono tragicamente sopra le righe. E Giorgio Faletti, con l'identica espressione altezzosa del prof carogna di due anni prima, è più ridicolo che terrificante. Delude quindi più di tutti il comico prestato alla canzone, il cantautore prestato alla letteratura nonché il giallista prestato al cinema (attendiamo con ansia ulteriori prestiti, ma speriamo di non dover assistere ai relativi esiti su grande schermo).

Voto: 2½/5
  • 12/1/08 17:14  
    Anonymous Anonimo ha detto...

    Avrei giurato che gli avresti dato mezzo voto...mi sa che non te lo ricordi bene il messaggio che mi hai mandato appena uscito dal cinema!;-P

  • 13/1/08 22:04  
    Anonymous Anonimo ha detto...

    Infatti troppo, al massimo un uno



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