Titolo originale: La classe - Entre les murs Nazione: Francia Anno: 2008 Genere: Drammatico Durata: 128' Regia: Laurent Cantet Cast: François Bégaudeau
François Marin insegna nella IV ginnasio di una periferia multietnica parigina. Il regista Cantet ci fa respirare a tutto campo la vita del docente, che spesso nell’aula dei professori trova colleghi che si sfogano delle frustrazioni che subiscono ogni giorno nelle loro classi, ci mostra qualche riunione collegiale all’insegna di problemi di ordinaria quotidianità, ci fa vedere che spesso i ragazzi sono capaci di deludere immensamente i loro docenti, ma talvolta anche di lasciarli a bocca aperta dalla sorpresa, magari per un interesse culturale di cui nessuno li avrebbe ritenuti capaci.
Non certo il capolavoro strombazzato ai quattro venti: belle facce, ottime battute, schermaglie dure ma sempre politicamente corrette. Tutto un po' troppo pulito per essere vero, così la «fiction» prende il sopravvento sulla lezione in «diretta» e il film perde forza.
Titolo originale: Vicky Cristina Barcelona Nazione: U.S.A./Spagna Anno: 2008 Genere: Commedia/Drammatico Durata: 90' Regia: Woody Allen Cast: Scarlett Johansson, Javier Bardem, Penelope Cruz, Patricia Clarkson, Kevin Dunn, Rebecca Hall, Pablo Schreiber, Carrie Preston
Il film si apre con il bellissimo murale di Mirò che decora l’aeroporto catalano e, per i primi venti minuti, è una piacevolissima cartolina ad uso e consumo degli americani: Woody Allen porta le sue due eroine in vacanza nei luoghi più ameni della città, Gaudì la fa da padrone.
Comunque Vicky Cristina Barcelona è un Woody Allen piccolo piccolo, molto inferiore ai tre film londinesi (soprattutto al più bello dei tre, Match Point). Verrebbe voglia, ogni tanto, durante il film, di dire ad Allen "basta, sono temi consumati", cliché con poca sostanza, considerazioni che potevano forse andare bene vent’anni fa, ora non più.
Dimenticheremo Vicky Cristina Barcelona in fretta: forse meno in fretta il suo allegro motivetto che si può sentire anche nel trailer.
Titolo originale: Non pensarci Nazione: Italia Anno: 2007 Genere: Commedia Durata: 105' Regia: Gianni Zanasi Cast: Valerio Mastandrea, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston
Ambientazione e trama non sono certo originali e rimandano a tanto cinema di insoddisfazioni e nevrosi familiari, per non parlare della crisi esistenziale del protagonista, già vista in mille declinazioni. Ma Zanasi ha un estro sincero e letterario, capace di mutare il dolore in leggerezza e lo smarrimento in speranza.
Tono malinconico, risultato felice. Terzetto di coprotagonisti ben assortito e affiatato: Anita Caprioli, Giuseppe Battiston e Valerio Mastandrea. Mastandrea è un rocker emigrato aRoma, genio e sregolatezza (più la seconda che il primo). In cerca di conforto torna a casa. Il fratello Battiston è stressato perché si è caricato tutto il peso dell’azienda familiare di sciroppo di fragole che va malissimo, mentre la sorella Caprioli ammaestra delfini. L’arrivo del “romano” fa da detonatore e la calma apparente mostra tutte le crepe.
Una piccola grande commedia italiana che dimostra come è ancora possibile oggi tastare il polso della realtà mantenendo fede all’umorismo delle situazioni. Buono specialmente l'inizio caotico e scapigliato.
Titolo originale: Mamma Mia! Nazione: USA Anno: 2007 Genere: Commedia/Musical/Romantico Durata: 105' Regia: Phyllida Lloyd Cast: Meryl Streep, Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård, Colin Firth, Christine Baranski, Amanda Seyfried, Julie Walters, Juan Pablo Di Pace, Dylan Turner, Dominic Cooper
Gagliarda, commovente, con commutazioni e agganci esatti tra recitazione e canzoni, è una riuscita trasposizione del musical omonimo in scena a Broadway dal 2001, con i pezzi anni '70 degli Abba, storia di una sposina che spera di scoprire chi dei tre invitati al matrimonio, su una luminosa isola greca, è suo padre.
All'inizio Mamma mia! sembra proprio un film fessacchiotto, con quello scenario da cartolina e tremendamente pittoresco, le facezie da musical antidiluviano, le stucchevoli canzoncine. Poi, pur restando fedele alle convenzioni e allo scenario di una fiaba musicale (e al musical di successo da cui il film è tratto, con le canzoni degli Abba) che per statuto non brilla per verosimiglianza, si comincia a ballare sulla poltrona al ritmo della musica, rapiti soprattutto dall'eclettica bravura di Meryl Streep, cantante e ballerina capace di non prendersi sul serio, e dai refrain del gruppo musicale più kitsch del secolo scorso.
Il divertimento, se ci si lascia andare e non si pensa troppo al cinema, è garantito dalla straordinaria prova delle attrici e dall'estrema orecchiabilità di tutte le canzoni (per giunta sottotitolate, cosa che non guasta).